LORO E NOI - 18/12/2025
 
Gli insaziabili

I venti mefitici della guerra imperialista sono tornati a soffiare con insistenza anche in Europa e la borghesia si prepara al momento in cui i propri Stati saranno chiamati direttamente in causa. Soprattutto sta preparando il terreno per trasformare il proletariato in carne da cannone.
Il capo di Stato maggiore francese, Fabien Mandon, ha avuto modo di affermare, come riportato dal Corriere della Sera del 21 novembre, versione online: «Se il nostro Paese vacilla perché non è pronto ad accettare di perdere i propri figli, diciamo le cose come stanno, o di soffrire economicamente perché le priorità andranno alla produzione di difesa, se non siamo pronti a questo, allora siamo a rischio».
Lavoratori, dovete accettare che i vostri figli partano per il fronte, mentre coloro che non andranno direttamente in guerra saranno costretti a vivere in povertà.
Sembra fargli eco Richard Knighton, capo della Difesa del Regno Unito, che sulle pagine dell’Independent, versione online del 16 dicembre, ha modo di rimarcare: «La Russia rappresenta una minaccia crescente per il Regno Unito e i “figli e le figlie” della nazione devono essere pronti a combattere in caso di attacco».
Il nemico lo abbiamo trovato, il proletariato ci deve mettere sudore, sangue e la sua prole sull’altare della patria, è fatto per questo.
Senza contare il dibattito europeo sulla riattivazione della leva obbligatoria. Secondo il sito web svizzero swissinfo.ch: «Croazia, Germania e Danimarca hanno già adeguato le loro politiche di reclutamento. La Svizzera, che ha mantenuto la coscrizione obbligatoria sin dalla fondazione dello Stato federale moderno nel XIX secolo, sta valutando se limitare la possibilità di optare per il servizio civile. A ottobre, il Parlamento croato ha votato per ripristinare il servizio di leva dopo 17 anni. Secondo la nuova legge, i maschi che raggiungono la maggiore età devono sottoporsi a visite mediche entro la fine dell’anno, con due mesi di addestramento base a partire dal 2026. Il Paese cercherà di arruolare circa 18.000 nuove leve l’anno».
Per poi passare per le nuove politiche di riarmo che interessano praticamente tutti i Paesi europei, Germania in primis, che ha messo sul tavolo un maxi stanziamento da 1.000 miliardi di euro per la Difesa, un intervento di portata tale da rendere necessaria persino una modifica della Costituzione. Si tratta di una quantità ingente di risorse, da impiegare nell’arco di diversi anni, con l’obiettivo di ammodernare e potenziare le forze armate della Bundeswehr. Guardando alle previsioni per il prossimo futuro, Berlino punta a una spesa di 108,2 miliardi di euro nel 2026 e di 161,8 miliardi nel 2029. Numeri che inseriscono la Germania in un percorso di riarmo senza precedenti dai primi anni Cinquanta.
Si avvicina l’ora dell’interventismo e la borghesia comincia a diffondere il suo veleno ideologico. Le dichiarazioni dei capi della Difesa di due tra i principali Paesi europei somigliano parecchio a queste: «Oggi – io lo grido forte – la propaganda antiguerresca è la propaganda della vigliaccheria. Ha fortuna perché vellica ed esaspera l’istinto della conservazione individuale», Benito Mussolini, da “Il Popolo d’Italia” – 15 novembre 1914.
La borghesia che fino a ieri si è cibata del sangue e del sudore del proletariato, adesso abbisogna anche delle vite dei suoi figli, future vittime della fame insaziabile della classe padrona.